Tra la notte ed il giorno-DisarMarco
Avvolto dalla notte il cielo oscuro mi ricorda
Il tuo esatto viso in fiore ben nascosto dal rossore
Nell’attimo che fu da me così ammaliato:
In cui ti ponesti innanzi alle mie gote scheletrite.
E Le gocce alla finestra mi dipingono sognante:
In quel che sarà mattino noi saremo ancora istante.
Conto i resti dei minuti e risveglio dal torpore:
Questo cuore senza voce che ingombrante ti richiede.
Al lembo del tragitto Laura invoca il Dio Più vero!
Per assurdo Prega e Spera in un atto impuro e crudo.
Questò il suo uomo volle Per ambirsi di ricchezze
Sovente Lei ha la paura e cerca notte eterna blanda!.
Da un albero deforme Si leva un canto angusto!
E’ il gufo che s’astiene Al suo obliar destino mesto;
Che il cacciator di frodo ha in serbo per la prima luce:
Il rapace Si nasconde e aspira a notte eterna illesa!.
Alle cinque del mattino Il creato s’è fermato!
Il sole è ormai incantato e io sempre più agitato.
Volteggio verso oriente in direzione sole,
Avvinghio le paure ben oltre l’equatore!.
Oh sol che luce doni chi compatisci oggi?
Oh sol che non t’innalzi a quale sortilegio ammendi?
Il mattino io ti scongiuro per amor di un cuore spento!
Un rimedio per un fiore che ristagna nel tormento!.
Risponde il sole infermo con voce castigata:
“V’è origine più forte nel tuo tronfio reclamare
Di quel che Laura vuole per potersi liberare
E di un gufo che s’astiene a divenire giocoliere?”.
“Fanciullo che al cuor speri”- aggiunse mezza luna
“E’ simile all’incanto pensar che amore esista
Osserva la ragazza che fu candida all’errare
E S’illuse per un uomo oramai così crudele!”.
“Fanciullo che il tuo giorno ambisci con ardore
E’ Nel bosco dei silenzi che il gufo ama dormire!
Rimarca come esso si rileverà un sepolcro
Se domani follemente darai vita a nuovo incontro!”.
Sole che hai già scaldato le mani giunte al cuore
luna che ovunque vedi ben oltre il Tuo Grigiore
Fluite nei suoi sogni or che giace nel suo letto
Per darmi in dono essenza del suo pensiero fratto
“E’ Compito assai arduo ma che posso compatire!”
-Sogghigna fermo sole mascherato di ragione-
“Fattibile e servile ma noi compiremo l’opera”
-Disse luna sprezzante già calante e dissonante.
Il mare tumultuoso si flemma ora d’incanto!
Di ombre e luci fosche esso è flebile animato.
Immagini e colori che mai ho contemplato
di lacrime fiorite e poesia fluttuante in me.
Nei suoi sogni di bambina sono avvolto d’innocenza,
Stringo in petto i suoi capelli e sembra seta umida !
Immacolata è l’ossessione, di quel soffice candore,
Che i miei occhi brillan servi di cotanta sua armonia!.
“E’ tempo che sia giorno”- annuncia sol lucente
“Tu possa ritornare Ove i tremiti d’amanti,
Bramati dagli infanti e Temuti dagli amanti:
Ti aspettan per ornarti dell’eterno Mal d’amore”.
Immune d’altro spirito riecheggio nel suo cuore,
Ma E’ questo mio egoismo che mi dona il vero amore?
O forse è solo un sogno in cui vince (Perscrutando)
Un ragazzo quasi saturo che sta desiderando?!
Forse E’ Solo l’ossessione!
Che concentra la ragione in tutto quello che non c’è….
In attesa di ritrovare la mia vena poetica spenta riposto questa poesia,peccato non avere più quel commento…"Entrare nel tuo blog è come addentrarsi in un sogno,,,,,, "….
#1 di drunken butterfly il 06/10/2006 - 13:25
ripeto:che bella! che poeta!
:*
#2 di drunken butterfly il 06/10/2006 - 18:58
zi, che poetino chessei.continua cosi:)